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Arik Bendaud

Shabat Vaihi


  • Accensione Candele, Minha/Kabalat Shabat 16.16

  • Shachrit ore 8.45

  • Minha Shabat ore 16

  • Moze Shabat 17.19

Seudat Shlishit con commenti su Parashat Hashavua alle ore 16.30 circa.


Si consiglia lettura Shemà prima di Shahrit - "Zman Kriat Shema" entro 9.08.


IMPORTANTE - In base alle indicazioni di Misrad Habriut il nostro tempio e' aperto secondo le regole del Tav Yarok solamente qualora il numero dei presenti sara' superiore alle 100 persone.


Le attivita' per i bambini sono riprese con la madriha Micol.


KOLLEL: Il Kolel e' aperto nei giorni Domenica, Martedi e Mercoledi dalle ore 20. Interessati ad avere ad avere un Avrech solo per voi? Contattate Edoardo 053-2240965. Il ristorante Pankina offre la pasta a chi viene a studiare.


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Shabbat Shalom

Divrei Torah Parashat Vaihi a cura di David Bedussa e Mushki Piha.


Dvar Torah a cura di David Bedussa:

Successo.

Oggi parleremo di Successo in un senso profondo e pratico.

Yosef Hazzadik è per eccellenza il personaggio del Tanach al quale viene attribuito il termine di Ish Mazliach - Uomo di successo.

Nella Parashà di questa settimana ci sono le Berachot di Yaakov ai figli tra cui la famosa frase: "Ben Porat Yosef "

Quale è il "segreto" di Yosef per avere così tante successo?

Ci sono  tre vettori principali:

A. Ogni cosa che riusciva a fare, principalmente nelle interpretazione dei sogni annientava il suo ego e dichiarava che tale risultato positivo è solo merito di Hashem. Lo dichiarava e ci credeva fermamente

B. Anche nei momenti in cui era all'apice, riusciva a stare con i piedi per terra e a trattenersi dalle tentazioni. Vedi episodio con la moglie di Potifar.

Cioè anche nelle situazioni più ambigue e particolari, riusciva a rispettare la sua identità. ( per immedesimarsi, immaginiamo di essere in una situazione con gente di un certo tipo in ambienti di alto livello e anche lì, non peccare in nulla)

C. La Ghematrià di Yosef è 156. Il capitolo 156 dello Shulchan Aruch insegna l'obbligo di fissare dei momenti di studio e solamente dopo andare a lavorare.


Queste tre cose, Umiltà, tentazioni anche in ambienti "alti"(להבדיל ) e momenti di studio hanno portato Yosef a essere chi è diventato. L'esempio del successo.


Se poi ti interessa una semplice nozione sul malocchio scrivimelo e te la manderò con una nota 🐠🧿


Dvar Torah a cura di Mushki Piha: Quante volte c'è capitato di restare svegli la notte cercando chiarezza riguardante qualcosa che ci è a cuore. O qualcosa che non capiamo.

Le nostre domande a volte ci tengono svegli di notte e non ci lasciano in pace finché non abbiamo trovato una soluzione, una risposta.. un po' di luce e chiarezza.


Direi anche, che Hashem si nasconde proprio là, dietro le nostre domande. Dietro la razionalità. Dietro al nostro"cercare di capire". Perché in effetti, Hashem vorrebbe un tipo di servizio divino che inizia con la fede, e l'azione.

Infatti quando venne data la Torah ad Har Sinai il popolo ebraico fu il solo popolo che disse "naase venishma" faremo e ascolteremo. Annunciando così la loro lealtà verso Hashem, no matter what. Prima faccio ciò che mi è stato comandato, poi chiedo il perché.

Se fosse il contrario, succederebbe che il momento che non capiamo una mitzva, potremmo concludere che non vale la pena compierla.


In Parashat Vayechi, Yacov raduna i suoi figli per benedirli prima di lasciare questo mondo.

Per Yosef ha una richiesta molto importante e particolare: per favore, porta il mio corpo in Eretz Israel, a Chevron, dove sarò sepolto vicino a mia moglie Lea e agli altri padri e le altre madri, nella maharat hamachpela.


Rashi dice che vedendo il turbamento di Yosef a questa richiesta, Yaacov decide di spiegare. In effetti sua madre, Rachel, che era anche la preferita di Yaacov, non era stata sepolta a Chevron, bensì a Betlechem, "in mezzo alla strada", durante il loro ritorno da Charan in terra d'Israele.


Yosef non avrebbe dubitato la parola del padre neanche per un istante. Avrebbe fatto tutto ciò che suo padre, il Tzadik, gli avrebbe chiesto. E allora perche Yaacov continua dando spiegazioni? E cioè, che Rachel era stata sepolta "per strada" così che quando gli ebrei che entravano nel Galut di Babele sarebbero passati da là, avrebbero potuto fermarsi sulla tomba di Rachel e piangere e pregare per la loro salvezza.


Il cuore di Yosef era turbato.

Yosef, che era uno Tzadik di per sé, non avrebbe chiesto spiegazioni al padre. Yosef avrebbe agito. Pieno di fede e rispetto per il padre.

Ma dentro di lui c'era un desiderio ardente di capire, di avere chiarezza. In effetti, sua madre, era la preferita di Yaacov! Dov'era il senso?


Hashem apprezza le nostre domande.

Hashem apprezza le nostre ricerche.

Hashem vuole, che cerchiamo di capire, con la premessa che confidiamo in Lui.

È vero, sul monte Sinai gli ebrei dissero "faremo e poi ascolteremo", ma l'azione, e la fede, non toglie il nostro desiderio e anche il nostro obbligo di cercare, di capire là dove si può capire, dove il nostro cervello può arrivare. Fin là, cerchiamo di ascoltare...

Sì, possiamo e dobbiamo porre domande.


E Hashem è la accanto a noi quando di notte ci giriamo e rigiriamo con mille punti interrogativi in testa.

Hashem ci ascolta quando Lo chiamiamo per darci anche solo una piccola, e parziale spiegazione, che Ci porta un po' di pace, che ci rafforza, e dà più entusiasmo e significato nella nostra relazione con Hashem.


Hashem è felice di risponderci, proprio come ha fatto con Yosef, quindi non ci resta che andare ad indagare, chiedere, studiare, finché qualcosa possiamo capire.

Affidiamoci al creatore del mondo, che ci aiuti a trovare le risposte che cerchiamo...


Shabat Shalom ❤️

Mushki Piha Krawiec


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